MNLF

MNLF
Sito web ufficiale

domenica 20 settembre 2009

Conflitto d’interessi

Nei giorni scorsi abbiamo appreso dalle dichiarazioni del Pubblico Ministero di Bari che il V. Presidente della Fofi (nonché ex Pres. Federfarma Bari) D’Ambrosio Lettieri non è a tutt’oggi tra gli indagati nell’indagine sulla malasanità in Puglia. Ce ne rallegriamo, ma, partendo proprio dalle parole dello stesso Procuratore Laudati, non possiamo fare a meno di fare alcune riflessioni. A detto Laudati (Leggo, pag. 20, 17 settembre 2009): “io mi occupo di problemi di responsabilità penale, non d’incompatibilità o altro, che non sono di mia competenza”.Sorge immediatamente una domanda: di chi è la competenza? Per rispondere a questa domanda bisogna fare un passo indietro quando a fine luglio, primi d’agosto, parte l’indagine. Immediatamente sui media locali e nazionali D’Ambrosio Lettieri è in prima fila nell’accostare l’inchiesta della magistratura alla legge regionale (n° 26 del 9 agosto 2006) con cui la regione Puglia abbassava il quorum necessario per aprire una farmacia nei comuni al di sotto dei 12.500 abitanti. Naturalmente non c’entrava nulla, ma per “spazzare” via tale tentativo abbiamo dovuto addirittura convocare una conferenza stampa (vedi video) per far sapere alla pubblica opinione che la legge non aveva nessun legame con la sanatoria precedentemente varata ed ispirata da un provvedimento nazionale voluto dalla stessa parte politica cui appartiene il senatore Pdl.Ora, l’ex Presidente Federfarma Bari, nonché relatore di maggioranza del ddl Gasparri/Tomassini (et altri), è tra i componenti della Commissione d’inchiesta che ha incontrato i magistrati della procura di Bari. In quell’occasione ha posto domande ai giudici e dichiarato alla stampa: “Siamo di fronte ad un sistema che probabilmente ha punti gravissimi di criticità” (Repubblica, Bari, 16 settembre 2009).Peccato che il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri abbia avuto un’amnesia e non ricordi (momentaneamente) di essere socio al 50% con Vitantonio Roca, uno degli indagati principali dell’inchiesta del pm Desirèe Digeronimo. La società riguarda, tra l’altro, proprio uno degli oggetti dell’inchiesta e cioè la residenza per anziani di Andria Madonna della Pace.Non accetta lezioni di moralità Lettieri e dice “Non mi risulta che essere socio di una srl possa ritenersi un reato”.Siamo d’accordo con lui, esserne socio non è un reato, ma forse..., e sottolineiamo il forse, un po’ di conflitto d’interessi esisterà nel far parte di una Commissione d’inchiesta parlamentare che deve far luce su una società di cui detengo il 50% della proprietà e il cui direttore amministrativo è indagato. Comprendiamo che tali “premure” fanno parte di un’epoca politica ormai passata di moda, ma c’è un limite a tutto.Lo stesso conflitto d’interessi per cui il nostro D’Ambrosio Lettieri, strenuo oppositore delle liberalizzazioni volute da Bersani, oggi è relatore alla Commissione Igiene e Sanità di un progetto che mira, nella sostanza, a ristabilire il monopolio della distribuzione del farmaco in farmacia facendo chiudere le parafarmacie.E allora torniamo a chiedere di chi è la competenza? Se non è della magistratura che non può impedire ad un senatore della Repubblica di rivolgere domande su una inchiesta che anche se indirettamente lo rigarda, non è della politica che il problema non se lo pone, è forse della società civile?

Nessun commento:

Posta un commento