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mercoledì 28 aprile 2010

Oggi con gli avvocati, domani con i commercialisti, i famacisti, i....

RIFORMA FORENSE: FINOCCHIARO, SI TORNI IN COMM.- SCONTRO TRA DUE VISIONI
(ASCA) - Roma, 28 apr - ''Quello che chiediamo a quest'aula e' che si torni ad esaminare questo testo sulla riforma forense in commissione. Qui si stanno scontrando due visioni opposte dell'ordinamento forense e dunque chiediamo un esame approfondito da parte della commissione, anche per evitare che su un testo gravato da 730 emendamenti, con votazioni che come abbiamo visto poc'anzi possono essere anche del tutto casuali, alla fine esca un obbrobrio nel quale nessuno di noi potra' riconoscersi''. Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, prendendo la parola in aula sull'ordinamento forense.

''Non vogliamo nasconderci dietro un dito - ha spiegato Anna Finocchiaro -. Qui si stanno scontrando due visioni opposte dell'ordinamento forense, stante la necessita' di riformarlo visto che la regolazione risale a 70 anni fa. Da una parte c'e' l'idea che occorra conservare e presidiare l'esistente, intendendo la modernita' solo come spostamento di poteri di organizzazione pubblica nelle mani del Consiglio nazionale forense, cioe' del sistema o della casta o corporazione che dir si voglia. Dall'altra parte chi pensa che la regolazione delle professioni, la liberta' di libera concorrenza, la promozione delle nuove generazioni possano essere quegli elementi di modernizzazione che possono consentire anche sotto questo profilo al nostro Paese di competere''.

''Questo naturalmente matura un giudizio politico sulla maggioranza e sulla sua volonta' di conservazione - continua la presidente dei senatori Pd - altro che modernizzazione, in uno dei settori piu' importanti della vita del Paese. E ci consegna invece delle opposizioni che vogliono consegnare all'Italia un sistema professionale, oggi con gli avvocati domani con i commercialisti, i farmacisti, i notai, che sia non solo aderente con quello che avviene nel panorama europeo, ma anche tale da smontare il potere della successione ereditaria e delle corporazioni, per consegnare nelle mani delle giovani generazioni gli strumenti per la loro crescita e per la crescita del Paese''.

''Il punto e' questo - ha concluso Anna Finocchiaro - ed e' un punto di principio e politico sul quale siamo secondo noi chiamati anche a tornare in commissione''.

martedì 27 aprile 2010

Due anni di governo: concorrenza e liberalizzazioni

da la Voce.Info www.lavoce.info
di Michele Polo e Fabiano Schivardi

Liberalizzazioni e promozione della concorrenza erano stati uno dei tratti più marcati del governo Prodi nella precedente legislatura. Il governo Berlusconi non ha seguito la stessa linea, pur rifacendosi, tra le sue diverse anime, anche a una componente liberale.Tra i suoi primi atti, la gestione della vicenda Alitalia e la creazione della cordata italiana Alitalia-Cai con la fusione tra compagnia di bandiera e Airone. Protagonista nella campagna elettorale del 2006 di una forte opposizione al progetto di acquisizione da parte di Air-France Klm in nome dell’italianità, una volta al governo, il centro-destra ha promosso una soluzione sotto molti punti di vista inferiore a quella francese: dal punto di vista del contribuente, che si è dovuto accollare circa 3 miliardi di debiti che sarebbero stati rilevati dai francesi. E dal punto di vista dei viaggiatori, ossia, in tema con l’argomento di questa scheda, sotto il profilo della concorrenza. La fusione tra Alitalia e Airone ha infatti creato situazioni di sostanziale monopolio su molte rotte interne, inclusa quella strategica tra Linate e Fiumicino. Per consentire il completamento dell’operazione, il governo ha sospeso temporaneamente i poteri dell’Antitrust nel valutare l’operazione.In questi ultimi due anni, inoltre, non sono state proseguite le liberalizzazioni nei servizi professionali, sui quali le “lenzualate” del ministro Bersani avevano predisposto un punto di partenza che richiedeva la dettagliata implementazione in ciascuno dei settori interessati. Nulla è invece successo, e gli ordini professionali hanno avuto buon gioco nel riportare la barra verso la difesa degli interessi di categoria. L’aspetto più marcatamente anti-competitivo riguarda la riforma dell’avvocatura, approvata dalla commissione Giustizia del Senato. Sono reintrodotte le tariffe minime, “inderogabili e vincolanti”. Sono vietati accordi fra cliente e avvocato che prevedano il pagamento di una parcella solo nel caso che la causa sia vinta (contingency fees). La pubblicità, seppur non vietata, viene fortemente regolamentata. Viene ampliata la riserva di attività degli avvocati nel campo della consulenza legale e nelle procedure arbitrali. L’esame di abilitazione diviene più oneroso, così come le condizioni di praticantato, senza riconoscere ai praticanti nessun diritto di compenso. Si ribadisce il divieto di esercitare l’attività organizzandosi in società di capitali. Nelle intenzioni del ministro della Giustizia Alfano, questo approccio sarà applicato a tutte le categorie di professionisti entro la fine della legislatura. Non solo non si liberalizza, ma si smontano i pochi provvedimenti riformatori fatti in Italia negli ultimi quindici anni, fondamentalmente le “lenzuolate” di Bersani.Scarsi i progressi per quanto riguarda la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, tema che aveva peraltro già trovato anche nella scorsa legislatura un fuoco di sbarramento trasversale. Più promettente, anche se nelle sue fasi preliminari, il provvedimento relativo all’affidamento ai privati della gestione dei servizi idrici.Criticabile anche l’introduzione di norme anti-scalata da parte della Consob, con la benedizione del governo, nella fase più acuta della crisi, motivata anche in questo caso con la difesa dell’italianità delle imprese quotate




martedì 6 aprile 2010

Farmacista, alza la testa

MANIFESTAZIONE PER IL RINNOVAMENTO DELLA PROFESSIONE

ROMA
18 APRILE 2010
ORE 11.00
PIAZZA MONTE CITORIO


Per la rinascita culturale, scientifica e morale delle professione di farmacista

Per il riconoscimento di pari dignità ed opportunità per tutti i laureati in farmacia

Per la rimozione degli ostacoli corporativi al libero esercizio della professione

Per la vendita dei farmaci non a carico del S.S.N. in esercizi diversi dalle farmacie

Per un trasferimento del C.C.N.L. dei dipendenti di farmacia dal settore commercio a quello della sanità e la possibilità di una carriera professionale

Per una modifica democratica delle norme elettive all’interno dell’ordine professionale che garantisca pluralità di rappresentanza e di espressione

Per una moralizzazione dell’esercizio della professione e il rispetto delle norme di dispensazione dei farmaci

Per nuove opportunità di lavoro nell’insegnamento e in tutti gli ambiti di lavoro ove venga dispensato il farmaco con particolare valorizzazione degli ambiti ospedalieri

Per il mantenimento dei livelli occupazionali degli informatori scientifici del farmaco

RADUNO: ore 10.30 - INIZIO: ore 11.00 - TERMINE: ore 13.00

INFO Pulmann organizzati
PIEMONTE/LIGURIA: ambrogio.sartirano@libero.it - Tel. 3395234900
FRIULI VENEZIA GIULIA/VENETO: marcespo64@hotmail.com - fiorella.levi@hotmail.it
Tel. 043166217
MARCHE - ABRUZZO: miriam.codina@libero.it - Tel. 3290373033
PUGLIA/BASILICATA: corrado.fronterre@gmail.com - Tel. 338.7236063 - 338.2044970 - 3478866063
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